(Destini Intrecciati 02) Tra le braccia del marine by Silvia Carbone & Michela Marrucci

(Destini Intrecciati 02) Tra le braccia del marine by Silvia Carbone & Michela Marrucci

autore:Silvia Carbone & Michela Marrucci [Silvia Carbone & Michela Marrucci]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854900547
editore: Quixote Edizioni
pubblicato: 2019-01-30T23:00:00+00:00


Capitolo 15

«Questa tuta mi stringe troppo.» La voce lamentosa di Lizzy fece voltare Colin.

«Si chiama muta,» sorrise il marine.

«È una pessima idea, Colin,» si avvicinò provocandolo. «Torniamo a casa mia. Ho un’idea migliore di come passare questa domenica mattina.»

Colin la strinse a sé e le strizzò il culo con le mani. Lizzy lo vide abbassare la testa per leccarle le labbra. «Dal momento che a casa tua c’è ancora il coglione del tuo amichetto, preferisco la privacy del mio appartamento. Ma questo programma dovrà aspettare almeno qualche ora, gattina. Adesso,» le diede una pacca sul culo, «facciamo surf.»

Lizzy volse lo sguardo verso l’oceano. «Le onde non sembrano tanto alte e minacciose.»

Mentre chiudeva la cerniera della muta, Colin rispose: «Ci sono onde alte circa due metri, oggi. L’ideale per insegnare a fare surf alle principianti come te.»

«Io non sono una principiante, capitano. Io non sono mai salita su una tavola. È diverso.»

«Infatti, questo è inconcepibile per una persona che vive a San Diego,» constatò Colin.

«Quale parte di “sono nata a New York”, ti è sfuggita ieri sera a cena?»

«Smettila di lamentarti, gattina, e prendi la tavola.» Fece segno verso quella che aveva preso per lei.

Lizzy la guardò storcendo il naso. «Mi hai affittato anche una tavola da “Barbie”.»

«Non ne avevano altre,» ridacchiò Colin. «E poi il rosa dona alla tua carnagione.»

Lizzy si piegò e prese la tavola, andando con lui verso l’acqua. «Se non la smetti di prendermi in giro ti prendo a calci nelle palle, Davis.»

Colin si fermò e infilò con forza la sua tavola nella sabbia. Prese quella di Lizzy e fece la stessa cosa. A quel punto l’attirò a sé, appoggiandole le mani sui fianchi e avvicinò le labbra alle sue senza baciarla. «Sai cosa mi piace di te?» chiese, mormorando a fior di pelle.

«Tutto?» scherzò Lizzy.

«Tutto rende abbastanza l’idea, in effetti,» sghignazzò prima di proseguire. «Ma tra le cose che mi fanno impazzire, c’è il tuo modo di fare così lontano dalle principesse con cui sono uscito fino a oggi.»

«Dovrebbe essere un complimento, Davis?» Lizzy corrugò le sopracciglia. «Perché a me non sembra.»

«Lo è, perché tu sei una persona vera. Non sei una copia di tutto quello che ci si aspetta dall’altra persona. Tu sei meravigliosamente reale.» Colin abbassò la testa e le catturò la bocca con l’intenzione di darle un casto bacio, ma quando Lizzy schiuse le labbra per farlo entrare, si trasformò rapidamente in qualcosa di più intimo e passionale. Le loro lingue si accarezzarono. Colin le strinse la base del collo e la avvicinò, approfondendo il bacio fino a lasciarli senza fiato. I loro corpi si infiammarono, come succedeva ogni volta che si toccavano. Colin fu il primo a interrompere quel momento. «Forse dovremmo tornare a casa.»

Lizzy fece un passo indietro e sfilò la tavola dalla sabbia. «Non esiste, Davis. Ora si surfa.»

Colin prese la sua tavola e la seguì. Quando furono lungo la battigia, Lizzy si fermò. «Che cosa devo fare?»

Colin posò la sua tavola e si avvicinò a lei, aiutandola a entrare in acqua.



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